lunedì 14 novembre 2011

La Gelida Morsa del Marasma



Vagando per le arterie pulsanti, inali le esalazioni fetenti, avverti le raffiche assordanti; senti il peso dell'inciviltà opprimente, del grigiume dilagante, nelle menti asservite dei benpensanti: orde fameliche d'utilitaristica depravazione, riflusso d'un habitat esasperato, da genie parassitarie incautamente prosciugato. Agghindati di spavaldo sfarzo, banchettano delle ceneri d'un mondo ormai Riarso.

Districandoti nel labirinto urbano, avverti l'aridità degli edifici, espressione calzante della lottizzazione aberrante: artifizi di cemento sterile, austeri conventi di ipocrisia, trionfali santuari inneggianti all'umana ingordigia, monumentali alveari di perbenistica oppressione; grotteschi testimoni di barbara usurpazione: cadenti, angusti, spogli; morti. L'Espletazione della quotidiana Putrificazione. 

Passo dopo passo percepisci il marciume, che, dalle fondamenta, si insinua fin dentro l'anima sgomenta: estirpando le ali della creatività, stroncando gli zoccoli della galoppante felicità. Flebili stralci di fantasia, agonizzanti, vengon ora trascinati via; non resta che 
il Fetido Lezzo del Miasma,

La Gelida Morsa del Marasma






lunedì 29 agosto 2011

Incondizionata Felicità



Non la Carriera 
Ne il Vil Denaro
Ma la Conoscenza

Non la Fama
Ne il Potere
Ma la Consapevolezza

Non l'Arsura
Ne l'Oblio
Ma L'Amore

Niente Certezze
Ne Compromessi
Ma... 

giovedì 30 giugno 2011

Ardente Fortunale



ecco d'un tratto s'ode un fragore in lontananza
è la precipitazione che adagio s'avanza
dapprima accenna uno scroscio come una sfuriata
versa una lacrima per ogni occasione evaporata
il pianto poi d'un tratto si fa copioso
desiderio celato nel profondo e sempre più impetuoso
fugaci attimi d'idillio di tanto squarcian la volta
come bagliori lumeggian l'amara giravolta
è lo straziante gemito del firmamento
al suolo strappato da un anatema d'isolamento
la cinerea malinconia pacatamente si dirada
cio che resta ora è solo una mesta rugiada
l'ancestrale reminiscenza di un..

Ardente Fortunale



mercoledì 22 giugno 2011

Viaggio di Notte

 

Il percorso della vità è un irto cammino in continuo divenire... dalla strada maestra si approda costantemente a nuove prospettive; ascendendo e discendendo tortuose strettoie e vicoli tenebrosi e districandosi in cerca di bagliori nell' oscurità lussureggiante, sporadicamente si giunge a fulgidi spiazzi ove tutto il peregrinaggio e gli sforzi compiuti vengono ripagati
acquisendo in un baleno una visione più ampia 
e contemplando curiosamente la sconfinata visuale 
all'orizzonte sfavillante... 



martedì 31 maggio 2011

Candida Notte




indissolubile compagna di ventura...
tacita e limpida giaci attendendo che il dì si estingua, con un placido sospiro diffondi il tuo manto opale cingendomi mentre col tuo sguardo inebriante lenisci l'ingiustizia insita nella realtà... se poi cala la bruma e solitaria ti intristisci... rimembra sempre che hai la luna a rischiarir il tuo cammino e le stelle a tracciar la rotta verso un nuovo mattino... quando senti che tutto sta per esser spazzato via da un gelido soffio di tramontana... 
sappi ke al vespero sempre a me farai ritorno... 
mia Dolce...

Candida Notte




martedì 10 maggio 2011

Brezza Marina



Spumeggianti increspature affiorano in lontananza
stagliano il blu infinito danzando sinuosamente
indefesse accorono bramando la nuda roccia
d'impeto si protendono quasi a volerla ghermire
ma finendo per cingerla solo fugacemente..
placide si ritraggono per poi precipitarsi ancora
sospinte soltanto da un ardente..

Brezza Marina


venerdì 29 aprile 2011

Turbine Effimero



Spiega le ali e Vola...
si libra alto lassù e sfreccia
fino al confine tra sogno e realtà...
dove il tempo è soltanto un postulato 
e dove lo spazio sublima istantaneamente...
anime che collidono per poi amalgamarsi in un... 

Turbine Effimero


 

martedì 26 aprile 2011

Un Sorriso


Per taluni risulta così scontato
che quasi non deve esser più ricercato
per tal altri è diventato ormai un tabù
quasi fosse un mero strumento di belzebù
per troppi è un'altra maschera indossata
quel che conta è soltanto la facciata
per pochi però, è un gesto spontaneo
che sgorga proprio dal cuore
sincero, genuino, estemporaneo,
fiocco di neve che reca candore
sfavillante raggio di sole che squarcia la volta celeste
illuminando le vite di chi ti sta accanto
e nel profondo si sente triste
è un gesto semplice ma bada, non lo sottovalutare
finiresti col dimenticare, che certe volte
perfino una vita è in grado di salvare...
eccolo, così dal nulla, guizza all'improvviso è... 


Un Sorriso