sabato 28 marzo 2020

Insomnia



Nel cuore della notte
un incubo ti sveglia,
subito pensi tra te e te:
"Sarebbe meglio prendere
un altra pastiglia".

Spalanchi gli occhi,
sotto hai due solchi,
controlli l'ora,
sono le 3 erotte
e i pensieri si accalcano a frotte:
"Oh no l'insonnia, ancora...".

Ti giri e ti rigiri
come un girarrosto,
neanche fosse caldo
come a ferragosto.

Cerchi di riprendere sonno
ma sai già che sarà inutile,
tenti tutto il kamasutra
ma una posizione comoda
proprio non la trovi,
ma una posizione consona
proprio non la scovi,
ci provi e ci riprovi.

Alla fine vorresti metterti
a testa in giù
e nel frattempo
la mente si affolla
di pensieri, sempre più,
manco fossero tifosi
che s'accalcano bellicosi
a una finale mondiale,
staresti più comodo
nella bara al tuo funerale.

Guardi l'ora, ancora
sperando sia passato
solo un quarto d'ora,
ne è passata una intera,
ti chiedi come sia possibile
è illogico, insostenibile:
"Il tempo è davvero antisportivo,
avrò un disturbo dissociativo;
avessi lavorato
non sarebbe mai passato
così, tutto d'un fiato".

Cerchi di sgombrare la mente,
ripensi agli appunti
di meditazione,
pensi al vuoto,
a un foglio bianco,
all'acqua che scorre,
a un bel paesaggio,
a una spiaggia delle Azzorre.

Ma i pensieri
subdolamente
si fanno strada
nuovamente,
rimbombano,
con un rumore assordante,
fanno a gara a chi
è più angosciante:
i minuti scorrono
con un ritmo incalzante.

Nel frattempo
con le coperte
hai formato un bozzo larvale,
sei indeciso,
ti stai finalmente
per riaddormentare
ma ti vorresti pure alzare,
nel dubbio gli occhi
cerchi almeno di riposare.


Non hai il coraggio
di guardare, provi ancora
sapendo che sarà l'ultima,
non puoi più rimandare,
mancano 5 minuti,
eh già, la sveglia
è lì lì che sta per suonare.

Infine ti alzi più stanco
di quando ti sei coricato,
ti guardi allo specchio
con l'occhio crepato:
"Fosse per me,
dormirei altre 8 ore di filato!
Forza si ricomincia, 

un altra volta, da capo...".


venerdì 27 marzo 2020

Tra la vita e la morte



Sfrecciano a tutta velocità
nelle piste tracciate
da migliaia di carovane
a bordo di furgoni possenti
nel vento che soffia
la sabbia negli occhi
impossibile distinguere 
una dune dall'altra
il sole si getta
a capofitto
creature strisciano
fuori dalle rocce
paesaggi fotocopia
si susseguono senza sosta
montagne si inerpicano
fino a lambire il cielo
canyon e vallate
le labbra screpolate
il canto del beduino
il the del tramonto
aspettando il nuovo mattino
all'alba il sole fa capolino
giorno e notte
arsura e stordimento
gelo e pentimento
oasi e palme
carcasse e salme
bisogna prestare
molta attenzione
alla minima distrazione
nel cocente deserto
un copricapo
e una goccia d'acqua
fanno la differenza
tra la cattiva e la buona sorte


Tra la vita e la morte








venerdì 20 marzo 2020

Momento di pace




Bisogna sempre
ritagliarsi un attimo
per stare fermi
e distendere i nervi
rilassarsi e estraniarsi 
staccare la spina 
meditare senza pensare 
a ogni conseguenza 
a ogni azione e reazione 
allentare la tensione 
alleviare la pressione 
che la società ci impone 
trovare una nostra 
dimensione interiore 
chiudere gli occhi 
e prendere un respiro profondo 
chiudere fuori il mondo 
è importante cercarsi 
un posto in cui tutto tace 
qualsiasi cosa accada 
è fondamentale ritagliarsi 
il proprio

Momento di pace





giovedì 19 marzo 2020

Dedicato a chi ci ha sempre amato






Dedicata a quelli che non sono più tra noi,
ma che restano sempre e comunque i nostri eroi,
che non ci possono più sentire
ma che dall'alto, ci continuano a vegliare
che non smettono di vivere nei nostri ricordi
e di albergare nei nostri cuori. 

Giorno dopo giorno, 
dai vostri errori 
impariamo una lezione, 
dalla vostra saggezza 
traiamo ispirazione. 

Anche se ci mancate,
come a un bambino manca l'estate, 
più di quanto riusciamo a sopportare... 
Non ci vogliamo rammaricare, 
non ci facciamo 
prendere dalla disperazione 
anche se è una grossa tentazione; 
vorremmo solo parlarvi 
e chiedervi un ultimo consiglio, 
vorremo solo un appiglio 
per non scivolare 
nella malinconia.
Guardarvi sorridere, ancora
e strapparvi un ultimo abbraccio
per potervi dire: ti voglio bene
solo un ultima volta
prima che scompariate
trascinati dalla corrente, 
che non ha pietà di nessuno e di niente, 
dall'inevitabile e imprescindibile
 scorrere delle lancette
che ci dovrebbe sempre far riflettere. 

Viviamo grazie, 
al vostro retaggio, 
al vostro coraggio, 
alla vostra lungimiranza, 
alla vostra benevolenza, 
alla vostra tenacia, 
alla vostra audacia, 
al vostro spirito di sacrificio, 
alla vostra generosità, 
alla vostra caparbietà, 
alla vostra eredità. 

Questo componimento è dedicato: 
a chi, tra le sue braccia ci ha coccolato 
e nell'orecchio ci ha bisbigliato, 
a chi non importa cosa abbiamo fatto 
e cosa abbiamo deciso o combinato
ma ci ha sempre supportato
e, quando poteva, ci ha sempre aiutato a chi,
nonostante tutto, ci ha sempre consolato
e nei momenti bui, in fin dei conti,
c'è sempre stato...




Dedicato a chi ci ha sempre amato






domenica 15 marzo 2020

Un mondo senza sentimenti né emozioni



Certi giorni immagino come sarebbe vivere in un mondo postapocalittico, radioattivo, cibernetico, fantascientifico, distopico, a tratti schizzofrenico:

sfrecciare su bolidi truccati, strafatti di mescalina e di adrenalina, duellare all'ultimo sangue per conquistare l'ultima goccia di benzina, svegliarsi ogni giorno e non sapere se sarà l'ultima mattina.

Far esplodere i nemici con la sola pressione delle dita,
vagare senza meta alla ricerca di una possibile via di uscita.

Vivere alla giornata, in cerca di cibo non scaduto e acqua non contaminata.

Venire braccati notte e giorno da orde di non morti, fameliche di cervello, essere costantemente spiati e schedati dal grande fratello.

Dormire in cunicoli sotterranei e venire spolpati da qualche creatura mutante, innamorarsi di qualche replicante dal fisico prestante o farsi soffiare il lavoro da qualche automa senziente.

Rischiare in ogni istante di farsi contagiare da qualche pandemia mortale e venire spazzati via da qualche singolare intelligenza artificiale o da una guerra termonucleare globale.

In un mondo autodistrutto, degenerato e collassato:
in cui ogni essere vivente viene clonato e catalogato,
in cui il pensiero è uniformato e standardizzato,
in cui vige la legge del più forte,
in cui si sfida costantemente la sorte,
e si guarda in faccia la morte,
in cui la vita è appesa a un filo
e ognuno segue il proprio cammino
cercando di riscrive il proprio destino... 


Bisogna cercare ad ogni costo di restare umani, non smettere di ragionare e soprattutto di amare. 

In un mondo in cui non si scrivono più poesie ne canzoni...



Un mondo senza sentimenti 
né emozioni



sabato 14 marzo 2020

Come un raggio di sole




Se ti penso, in un momento,
le nuvole vengono spazzate via dal vento
e quando ti vedo, in un baleno,
il cielo si fa subito sereno
e la mente, diventa libera da ogni pensiero.

Ogni volta che mi parli
mi sembra di sentire
un appassionata serenata
e tenerti abbracciata,
comunque sia andata,
riesce sempre a rallegrarmi la giornata.

Quando per caso ti incontro,
è come un desiderio insperato
che alla fine si avvera
e quando lentamente ti scopri,
con la calura che avanza,
sembra che tu sbocci
come un ibisco a primavera.


Tenerti per mano mi fa sentire sempre al sicuro
come niente e nessuno, te lo giuro,
mi fa riaccendere la speranza
in un radioso futuro.

Quella volta che mi guardi con stupore,
traspare tutto il tuo candore,
mi piaci perché sei acqua e sapone;
con quel tuo sorriso rilucente,
in una giornata altrimenti grigia e deludente:
sei accecante come un improvviso bagliore,
sei splendente


Come un raggio di sole




mercoledì 11 marzo 2020

L'amore ai tempi del coronavirus





Ti prego amore, nel momento del bisogno 
non te ne andare solo perché te lo dice il telegiornale,
dobbiamo essere uniti e non lasciarci condizionare!
tu, che per la paura eri rimasta tutto il tempo in silenzio:
"stai calmo, resterò almeno fino al tuo funerale".

Se mi fai una carezza e senti che scotto,
ti prego non chiamare il 118,
non far venire l'eliambulanza;
allora tu:"ti terrò, ma a 1 metro e 80 di distanza".

Se mi stai parlando
e mi scappa un colpo di tosse
non ti preoccupare, lo sai, è che fumo sigarette,
come se un domani non ci fosse
non sono malato, non mi hanno contagiato,
volevo solo coprire il rumore,
non volevo dirtelo, ma ho appena scoreggiato!
e tu:"tranquillo, hai sempre fatto schifo e questo è assodato".

Se mi viene da starnutire, 
non ti allarmare, non mi scansare,
sono solo allergico al tuo nuovo profumo in offerta speciale;
se vedi che ho gli occhi rossi e il naso mi comincia a colare,
vedrai sarà il polline di una graminacea, non è niente di fatale!
quindi tu:"se ti continua, questa volta ci vai da solo all'ospedale".

Sai, quando saremo soli nella nostra abitazione
e sarà giunta l'ora della nostra unione
staremo attenti e basterà prendere solo 
qualche piccola precauzione...
E tu: "certo... faremo all'amore con le tute anticontaminazione!".

E se anche alla fine a vicenda ci contagiamo
che importa se realmente noi ci amiamo
se ci ricoverano, speriamo solo che finiamo 
nella stessa stanza in rianimazione
e tu:"è ora che ti fai fare un tampone,
non voglio rimanere con te chiusa a vita 
neanche in questa abitazione!".

Ma pensa potremo starcene ore e ore 
soli in quarantena davanti al proiettore
netflix, birra e patatine
al che tu:"è quello il tris che lentamente ti uccide...".

Beh mai come una stretta di mano, un abbraccio 
o il bacio che per sdrammatizzare ti ho appena dato!
allora tu, nell'orecchio, dolcemente mi hai sussurrato:
"se sopravvivo, per un anno te lo rinfaccio".

Dell'alveare sei l'ape regina,
sei la candeggina più pregiata di ogni cantina,
sulla torta sei la ciliegina,
sei più preziosa del gel xgerm amuchina;
quindi tu:"infatti ti sei scordato
anche di comprarmi la mascherina".

sei l'amore della mia vita
ti seguirei in capo al mondo,
ti seguire anche fino a Codogno,
se potessi ti offrirei il mio cuore in pegno.
Allora tu, con un aria di sdegno:
"amore peccato che siamo già in zona rossa
se davvero mi ami, prendi la pala, 
è meglio che cominci a scavarci la fossa".

domenica 1 marzo 2020

La più importante lezione



È troppo tempo che aspetto
che ognuno capisca
che il rispetto: 
non si esige, 
non si dirige 
e non si comanda, 
come con la propaganda; 
non si estorce 
con la violenza 
e non si elemosina 
come con la penitenza.

Il rispetto non è scontato: 
si merita, 
si guadagna, 
si ottiene 
anche solo 
con un singolo atto eroico 
fatto disinteressatamente… 

Alcune volte 
con azioni, con gesti, 
fatti onestamente; 
altre volte, semplicemente, 
essendoci, 
giorno dopo giorno, 
in ogni frangente, 
superando le avversità. 

Il rispetto si dimostra 
con la forza dell'esempio 
del proprio comportamento, 
correggendosi, 
errore dopo errore… 
Conquistandolo 
come una medaglia al valore. 

il rispetto, quello vero 
è un sentimento empatico 
atipico, nel nostro mondo apatico 
fatto di finzioni, 
a corto di emozioni; 
il rispetto, quello autentico 
deve essere reciproco 
deve essere spontaneo 
deve essere ingenuo 
per definizione; 

il rispetto è un diritto fondamentale
di ogni manifestazione del creato;
non devi essere laureato ma
ci vuole molta attenzione
costanza e dedizione
per imparare

La più importante lezione