sabato 4 aprile 2020

Essere malato mentale



Essere malato mentale, vuol dire: 
non sapere mai cosa è immaginario e cosa reale
non sapere mai cosa fare e di chi potersi fidare
essere soggetto a sbalzi repentini d'umore
essere costantemente in preda al terrore
non essere capace di intendere né di volere
non sapere mai se dovere e se potere.

Compiere un azione e non ricordarne la reale motivazione
essere succube della propria immaginazione
fissarsi con cose assurde che non esistono
non sapere cosa rispondere mentre tutti gli altri insistono.

Non avere cognizione dello spazio e del tempo
essere perennemente in balia di ogni triste evento
sprecare ore e giorni a fissare il pavimento e i suoi contorni
perdersi dietro casa e nei suoi dintorni
essere intrappolato tra mura immaginarie
fatte di pensieri ossessivi e discorsi senza senso.

Essere risucchiato in una spirale autolesionista
essere come ipnotizzato da un abile illusionista
vivere proiettato nel futuro e nel passato
dimenticando chi è presente e chi è assente
rimanere costantemente basiti e perplessi
combattere una battaglia impari contro se tessi.

Dovere fare i conti con le voci e con le allucinazioni
fare del male anche se si è animati dalle migliori intenzioni
fare soffrire chi ci ama e non sa come aiutarci
e vorrebbe salvarci ma finisce per evitarci.

Vuole dire sentirsi spiati e osservati 
essere emarginati e dimenticati
vuole dire sentirsi sempre solo
avere dentro un macigno 
 e sentirsi schiacciare al suolo.


Nessun commento:

Posta un commento