lunedì 15 luglio 2019

Bimbi sperduti




Ti ricordi di quando eri inberbe
i bei tempi del tutto o niente 
di quando si aspettava ansiosamente
il suono della campanella
si rideva sempre a crepa pelle
si stava le ore a rimirar le stelle
ogni cosa era per scherzo
giravamo in tondo anche senza sterzo
le giornate erano spensierate
le atmosfere erano fatate
la più grossa preoccupazione
era non prendere le pallonate
al di sotto del cinturone
erano vite sospese, vite appese
volavamo senza polvere di fata
bighellonavamo l'intera giornata
ci illudevamo che i problemi
fossero già troppi mentre
non c'erano mai intoppi
i nostri migliori amici
erano la felicità e lo stupore
si rientrava solo al calar del sole
con i vestiti sporchi 
di fango e sudore
con le ginocchia sbucciate
e le dita intorpidite
eravamo protetti, eravamo coccolati
il più delle volte anche viziati
senza accorgercene neanche
eravamo molto fortunati
spiegavamo le ali dell'immaginazione
improvvisavamo gesta epiche
inventavamo storie fantastiche
si fingeva anche di giocare alla guerra
volevamo solo salvare il pianeta terra
credevamo che il bene 
alla fine avrebbe trionfato sempre
non esisteva la noia
esisteva solo la gioia per il presente
ci esaltavamo per ogni niente
ci entusiasmavamo per le cose
in cui credevamo, che desideravamo veramente
eravamo lunatici, eravamo isterici
eravamo bisbetici e schizofrenici
eravamo frivoli, eravamo ingenui
eravamo liberi e inconsapevoli
eravamo scriccioli, eravamo adorabili
eravamo teneri e sensibili
eravamo tutti amici
anche se perfetti sconosciuti
eravamo tutti:


Bimbi sperduti 




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